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Pazmany, Peter.

Ecclesiastico ungherese. Appartenente a una famiglia della nobiltà calvinista, all'età di 12 anni si convertì al Cattolicesimo ed entrò nella Compagnia di Gesù. Completati gli studi a Cracovia, Vienna e Roma, si affermò come dotto umanista e dal 1597 al 1607 insegnò all'università di Graz. P. mise le proprie eccezionali doti di apologista al servizio della Chiesa cattolica, nell'ambito della lotta tra Riforma e Controriforma. Divenuto arcivescovo di Esztergom e primate d'Ungheria nel 1616, si impegnò a riportare il Paese al Cattolicesimo, dopo che una legge del 1608 aveva riconfermato i privilegi dei protestanti e stabilito il divieto, per gli ordini religiosi, di avere proprietà private. Con l'aiuto di Gesuiti e Francescani riuscì a riconquistare alla Chiesa cattolica gran parte della nobiltà fondiaria dell'Ungheria occidentale e la popolazione ad essa sottoposta. Fondò nel 1623, a Vienna, il seminario Pazmaneum e nel 1635 l'università di Nagyszombat, successivamente trasferita a Pest. Nel 1629 gli venne conferita la porpora cardinalizia. Favorì inoltre l'istituzione di case dei Gesuiti in numerosi centri. Per le sue opere apologetiche e didattiche venne considerato il primo grande classico della letteratura ungherese; nel 1604 tradusse l'Imitazione di Cristo e nel 1613 pubblicò la Guida alla verità divina. Nel 1623 apparvero le sue prediche, raccolte in tre volumi (Nagyvàrad, od. Oradea 1570 - Pozsony, od. Breslavia 1637).